Ci sono paesi che si visitano. Altri che si attraversano come correnti sotterranee. La Malesia, per me, è stata entrambe le cose.

Un paese-mosaico, fatto di tessere apparentemente contrastanti che si incastrano in un disegno armonico. Qui la mescolanza non è forzata, né imposta. E’ fluida. E’ nel cibo che sa di India, Cina e sud-est asiatico insieme. E’ nei volti che non ti permettono mai di indovinare un’origine sola. E’ nei templi induisti incastonati accanto a moschee maestose e a grattacieli scintillanti.
Vuoi spingerti oltre? Se Kuala Lumpur, Taman Negara e Redang (che leggerai di seguito) aprono le porte del paese, ci sono altre meraviglie da esplorare. Dai ponti sospesi nel Borneo ai murales di George Town, dalla nebbia profumata di tè delle Cameron Highlands alla magia sottovalutata di Ipoh: la Malesia è un viaggio che nono finisce mai.
Kuala Lumpur: la metropoli che respira in più lingue
A Kuala Lumpur, ogni quartiere è un piccolo mondo. Modernità e tradizione non si sfidano: si abbracciano. E’ una città che va esplorata a piedi, in metropolitana e con lo sguardo curioso.
Le icone da non perdere:
● Petronas Towers: le torri gemelle più alte del mondo fino al 2004. Di giorno sono maestose, ma è di sera, quando si illuminano, che diventano ipnotiche. Consiglio: sali sul Skybridge o sulla terrazza panoramica per una vista a 360°.
● KL Tower (Menara Kuala Lumpur): torre delle telecomunicazioni con una vista spettacolare. Extra: cammina sul Sky Deck con pavimento in vetro.
● Merdeka Square (Dataran Merdeka): la piazza dell’indipendenza, con edifici coloniali, il palazzo del Sultano Abdul Samad e un gigantesco palo della bandiera. Di sera la zona è molto suggestiva.
● Masjid Jamek: una delle moschee più antiche della città, costruita nel punto in cui si incontrano due fiumi. Architettura moresca e atmosfera rilassata.
● Istana Negara (Palazzo Reale): residenza del re della Malesia. Non visitabile all’interno, ma l’esterno è scenografico, con il cambio della guardia.
I quartieri da esplorare:
● Chinatown (Petaling Street): colori, caos e contrattazioni. Qui trovi street food, mercatini, templi cinesi come Sri Mahamarimman (Indù) e Guan Di Temple (Taoista). Tip: prova il “cheong fun” (ravioli di riso) o il famoso pollo al miele.
● Little India (Brickfields): profumo di spezie, sari colorati, musica bollywoodiana, ristoranti di banana leaf. Perfetto per un pranzo autentico e una passeggiata tra aromi intensi.
● Bukit Bintang: il cuore dello shopping e della vita notturna. Tra mall come Pavilion e Lot 10, si nascondono rooftop bar, caffè di design e ramen bar giapponesi. Per lo street food: Jalan Alor è imperdibile.
● Kampung Baru: un villaggio malese tradizionale nel centro della città. Case in legno su palafitta, bancarelle e un contrasto strabiliante con i grattacieli sullo sfondo. Tip: prova il nasi kerabu, riso clu cotto con fiori.
Arte, cultura e curiosità:
● Islamic Arts Museum Malaysia: una delle collezioni più belle di arte islamica del sud-est asiatico. Spazi luminosi e collezioni raffinate.
● Thean Hou Temple: tempio cinese arroccato su una collina, molto scenografico, con vista sulla città. Dedicato alla Dea del mare, è un tripudio di lanterne, draghi e colori.
● Central Market: storico mercato coperto con bancarelle di artigianato, batik, souvenir e prodotti locali. Ottimo anche per uno spuntino. Adiacente c’è il quartiere artistico di Pasar Seni.
● National Mosque (Masjid Negara): architettura moderna e atmosfera solenne. Visitabile.
Panorami e rooftop:
● Heli Lounge Bar: un elisuperficie che diventa bar al tramonto con vista a 360°. Ingresso gratuito con consumazione.
● Vertigo @ Banyan Tree: uno dei rooftop più eleganti, con vista sulle Petronas.
● SkyBar @ Traders Hotel: piscina con vetrate panoramiche. Vista da cartolina.
Esperienze speciali:
● KL Eco Forest Park e Canopy Walk: una mini giungla tropicale nel cuore della città, con passerelle sospese e scimmie curiose.
● Batu Caves (poco fuori città): gigantesca statua dorata di Lord Murugan, 272 scalini che portano a un tempio scavato nella roccia. Coloratissimo durante il Thaipusam Festival (gennaio/febbraio).
● Street art a Jalan Panggung e Kwai Chai Hong: vicoli restaurati con murales poetici, installazioni artistiche e piccoli caffè nascosti.
Come muoversi:
● MRT/LRT/Monorail: economiche, pulite e super efficienti.
● Grab App: alterntiva perfetta ai taxi per raggiungere luoghi più lontani.
● A piedi: molti quartieri sono pedonabili anche se fa caldo (non dimenticare l’acqua)
Tip gastronomico: vai al Jalan Alor Night Market e lasciati guidare dal profumo. Prova il satay, il char kway teow e una fresca air bandung rosa confetto.
Taman Negara: l’eco delle origini
Dopo il ritmo frenetico della capitale, Taman Negara ti costringe a rallentare.
Come arrivare: da KL puoi prendere un bus fino a Jerantut, poi prosegui con una barca tradizionale sul fiume Tembeling. La traversata dura tre ore ed è parte dell’esperienza: lenta, ipnotica, verde ovunque.
Da non perdere:
● Camminata sul Canopy Walkway, sospeso tra gli alberi.
● Trekking notturno nella giungla per sentire i suoni della notte.
● Incontro con la comunità indigena orang asli: semplice ma profondamente umano.
Dove dormire:
● Mutiara Taman Negara Resort: immerso nella foresta, un’esperienza autentica e altamente consigliata.
● Han Rainforest Resort: opzione più accessibile, con tour organizzati.
Consiglio: porta repellente per insetti, abbigliamento leggero e scarpe da trekking. Il clima è umido e rigoglioso.
Redang: l’acqua che mescola tutto
La Malesia sorprende ancora. E qui, sull’isola di Redang, lo fa con il silenzio del mare.
Come arrivare: da Kuala Terengganu (raggiungibile in volo da KL), si prende un traghetto (partono dal molo di Merang).
Perchè scegliere Redang?
● Acqua cristallina e barriera corallina vicina alla riva.
● Snorkeling con tartarughe marine.
● Atmosfera tranquilla, meno festaiola delle vicine Perhentian ma più curata e intima.
Dove dormire:
● The Taaras beach & Spa Resort: lusso tropicale, perfetto per coppie.
● Redang Pelangi Resort
Consigli per chi parte:
Periodo migliore: marzo-ottobre soprattutto per la parte di mare.
Itinerario consigliato per una prima visita della Malesia:
● 2-3 giorni a Kuala Lumpur
● 2 giorni nel Taman Negara
● 4-5 giorni a Redang
In un mondo che cerca etichette, la Malesia scorre come un fiume, che accoglie tutto ciò che incontra senza perdere sé stesso. E forse è questo che rende un paese indimenticabile: la capacità di riflettersi dentro di te e di insegnarti che la mescolanza non è confusione, ma creazione.
Sofia Selva, 27/05/2025